“L’Avvocato Casale ascolta con attenzione;

rende sempre partecipe ciascun cliente dei percorsi che potrà prendere la controversia…

Ha a cuore il benessere dei minori…”

                                               Dott.ssa Cinzia Tocci C1V Edizioni Roma

 

Da queste righe emerge tutta la gratitudine che le persone mostrano quotidianamente all’Avvocato Casale, non solamente per il suo impegno nel sociale, ma soprattutto perché – da quando ha ideato e attivato Anthea – è stato in grado di donare nuova speranza a tutte quelle mamme e/o i papà che, a causa di una separazione dolorosa, non riescono più a scommettere in futuri credibili per la loro famiglia.

Del resto Anthea, negli anni, ha ricevuto il plauso anche delle Istituzioni.

Il Tribunale di Modena e la Corte d’Appello di Bologna sono state le prime a licenziare positivamente questo Progetto.

In particolare, con la sentenza n. 2259 del 28 dicembre del 2017 (primo provvedimento giudiziale che richiama l’utilizzo di questo nuovo strumento), il Tribunale di Modena ha recepito l’accordo di divorzio di due coniugi che avevano presentato ricorso congiunto, aderendo al progetto sopra richiamato. Il Giudice, pronunciando lo scioglimento del matrimonio, ha disposto in conformità delle condizioni concordate dalla coppia modenese in quanto non contrarie alla legge e nell’interesse della prole. A tal proposito, l’accordo di divorzio ha previsto tra le condizioni quella di utilizzare l’applicazione telematica Anthea in modo esclusivo per qualsiasi comunicazione.

Si voglia anche apprezzare l’esempio di Varese, ove lo strumento è stato uno degli elementi che ha permesso il mutamento di una separazione da giudiziale a consensuale.

Secondo un autorevole giudizio della Corte d’Appello di Bologna del 2018, Anthea costituirebbe, infatti, uno strumento funzionante in situazione di conflittualità della coppia (Camera di Consiglio della Sezione Civile per i Minorenni 8 novembre 2018), ponendosi quale nuovo modo di approcciarsi alla lite e introducendo il patto di lealtà genitoriale.

L’importanza di questo progetto si è colta subito, sin dalla nascita dello stesso. Si pensi al fatto che, solo dopo quattro mesi, Anthea è stata considerata come una soluzione ottimale per il benessere dei minori dalla Commissione Bicamerale Infanzia al Senato. La stessa Camera dei Deputati ha accolto di buon grado e con entusiasmo la presentazione del progetto durante un evento del 21 gennaio 2019.

Col tempo molti comuni hanno aderito al progetto, tra cui quello di Trani e di Castelfranco Emilia che hanno avuto la sensibilità di affrontare questa tematica delicata con convegni dedicati, rendendosi disponibili a recepire ogni richiesta di attivazione da parte delle famiglie del territorio.

Anthea ha ottenuto riconoscimenti anche a livello internazionale.

Amnesty International e Universal Peace Federation hanno dato la propria adesione morale al progetto, concedendo il patrocinio e l’uso del logo per ogni evento.

Quest’anno Anthea – precisamente il 16 ottobre del 2020 – è stata insignita anche del Premio Internazionale Cartagine dall’Accademia Culturale Internazionale 2.0, nella Sezione Tutela dell’Infanzia.

Negli anni è nata la rete degli Avvocati etici Anthea e tanti altri professionisti dei settori più disparati si sono riuniti attorno all’ideatore, riconoscendone il valore.

Tra questi professionisti c’è il nostro team, la squadra della Camera di Mediazione Nazionale di Modena. La Camera di Mediazione Nazionale entra formalmente nel progetto nel 2020 per affiancare l’Avvocato Casale e per  implementare il pacchetto dei servizi di Anthea. In cantiere, infatti, ci sono molte novità che avremo modo di raccontarvi. L’Organismo ha previsto, al suo interno, un gruppo di lavoro che si dedica con passione ed abnegazione ad Anthea. Se al centro del progetto, infatti, ci sono i figli, la Camera di Mediazione Nazionale non poteva esimersi e non stringere questa proficua collaborazione con l’Avvocato Casale. La Camera di Mediazione Nazionale, infatti, si adopera affinché, tutto il Progetto, così come l’ultima versione dell’app., possa prevedere al suo interno la mediazione familiare, quale istituto principe, capace di riattivare la comunicazione genitoriale per una migliore riorganizzazione della famiglia a seguito di separazione e/o divorzio.